Sul numero 5/2024 della rivista Ambiente & Sviluppo, è stato pubblicato un interessante articolo a firma di Andrea Puccio, che analizza la nuova “Direttiva ambiente” (UE 2024/1203), recentemente entrata in vigore, con cui il Legislatore europeo si propone di armonizzare le legislazioni penali degli Stati membri in tema di reati ambientali e che dovrà essere recepita entro il 21 maggio 2026.
La Direttiva prevede una tutela rafforzata dell’ambiente, ispirata ai principi di precauzione, prevenzione e ripristino o, comunque, di ristoro del danno ambientale, secondo il principio del “chi inquina paga”.
In particolare, l’art. 3, par. 2, impone agli Stati membri di prevedere un presidio penale in relazione a un nutrito elenco di condotte, molte delle quali non contemplate dalla precedente legislazione comunitaria in materia, mentre gli artt. 6 e ss. estendono la responsabilità per le predette anche agli enti che ne abbiano tratto un vantaggio.
Per leggere l’articolo completo cliccare qui.